Patrimonio dei Musei Civici padovani, le raccolte di arti applicate dall’aprile del 2004 sono esposte presso Palazzo Zuckermann, edificio costruito tra il 1912 e il 1914 secondo un impianto ancora ottocentesco e di forte impronta classicheggiante.
La collezione, risultato di acquisti, lasciti, donazioni e ritrovamenti da scavo che si sono susseguiti nel tempo, è composta da circa seimila pezzi e si distingue per la varietà dei manufatti: argenti, avori, bronzi, placchette, ceramiche, intagli, mobili, porcellane, smalti, vetri, tessili e accessori d’abbigliamento, gioielli e oggetti di uso pratico come orologi, tabacchiere, bastoni da passeggio, bottoni, pettini, nécessaire e ventagli, coprono un arco cronologico molto ampio che va dal Medioevo alla seconda metà dell’Ottocento, illustrando l’evoluzione del gusto e il progredire delle diverse tecniche artistiche.
La collezione, suddivisa su due piani, è allestita in ordine cronologico: al piano terra sono esposti oggetti dal Medioevo al Rinascimento, mentre al primo piano trovano spazio manufatti dal Sei all’Ottocento, oltre a un’esigua raccolta di arte orientale, che testimonia l’appassionato interesse dei viaggiatori ottocenteschi per usi e costumi d’Oriente.
Il gruppo più consistente di opere risalenti ai secoli XIII-XVI riguarda la ceramica, con esemplari provenienti sia dalle officine locali sia dalle manifatture di ambito marchigiano, specializzate nella produzione di maioliche istoriate. Seguono suppellettili di uso liturgico, come crocifissi, incensieri, e reliquiari, che attestano gli alti livelli qualitativi raggiunti dall’oreficeria padovana già in epoca carrarese. Tra il mobilio, oltre a specchiere e sedili di vario tipo, occupano un posto di rilievo i cassoni, l’elemento d’arredo più diffuso nelle abitazioni quattro-cinquecentesche, alla cui realizzazione era necessario il contributo di diverse maestranze artigiane, pittori per la decorazione, tessitori per il rivestimento interno e fabbri per le chiavi e le serrature, spesso veri capolavori di arte metallurgica.
Relativamente ai secoli XVII-XIX, il museo offre materiali delle tipologie più diverse. Significativa la presenza di pizzi, trine e merletti, intagli in avorio e suppellettili in argento di grande virtuosismo tecnico, mobili intarsiati, opere che in diversi casi denunciano uno stile nordico, a riprova degli assidui scambi commerciali e culturali tra Venezia, l’Olanda e le Fiandre già a partire dalla fine del Cinquecento. A richiamare gli svaghi dell’aristocratica settecentesca è un consistente numero di oggetti in stile rococò come candelieri, caffettiere e servizi da tavola in vetro e in porcellana, strumenti musicali e ventagli. Considerevole anche la presenza di capi di abbigliamento dei tessuti più vari – velluti e damaschi, sete e broccati, rasi e taffetas – che nella consistenza della trama e dell’ordito rivelano il passaggio dalla lavorazione manuale a quella meccanica effettuata tramite la macchina Jacquard applicata al telaio, invenzione tecnologica destinata a rivoluzionare la produzione tessile nel XIX secolo. Ricca e varia, infine, la raccolta di gioielli ottocenteschi, frutto di due importanti lasciti: quello di Leone Trieste, che si distingue per la massiccia presenza di pietre preziose e di gioielli maschili realizzati per lo più a Padova su ispirazione di modelli inglesi e francesi, e quello di Adele Sartori Piovene, composto da monili esclusivamente femminili, caratterizzati da una spiccata predilezione per elementi vegetali e naturalistici. Chiude l’esposizione dei gioielli un settore dedicato all’oreficeria contemporanea, campo nel quale Padova per ricerca e sperimentazione vanta una posizione di spicco a livello internazionale.
Al secondo piano Palazzo Zuckermann ospita il Museo Bottacin, che conserva la cospicua collezione di monete e medaglie lasciata nel 1865 alla città di Padova dal facoltoso commerciante triestino Nicola Bottacin. La presentazione in ordine cronologico di un consistente numero di esemplari e ripostigli monetali consente di illustrare in modo esauriente la storia della moneta dalle origini all’età moderna, e fa del Museo Bottacin – dotato di una biblioteca specialistica ricca di oltre 25.000 volumi – un punto di riferimento imprescindibile per gli studi numismatici in Europa.
Palazzo Zuckermann dispone di una sala a pianterreno, destinata all’allestimento di esposizioni temporanee, e di un teatro-giardino che nella stagione estiva ospita eventi culturali come concerti di musica classica e letture di poesia.
Corso Garibaldi 33, 35122 Padova, Italia
telefono
tel. 049 8205664, fax 049 8205680
musei@comune.padova.it
web
http://padovacultura.padovanet.it/it/musei/museo-di-arti-applicate-e-decorative
orari
da martedì a domenica 10.00-19.00; chiuso tutti i lunedì non festivi, 1 gennaio, 1 maggio, 25 e 26 dicembre
accesso per i disabili
si
biglietti
biglietteria unica presso i Musei Civici di piazza Eremitani 8; ingresso: intero (Palazzo Zuckermann, Musei Civici e Cappella degli Scrovegni) 13 euro; intero (Palazzo Zuckermann e Musei Civici) 10 euro; ridotto 8 euro; ridotto speciale 6 euro
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