Costumista e e vetrinista, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, l’artista Kate Cusack trasforma materiali d’uso quotidiano per realizzare le sue stravaganti creazioni. Abiti in pluriball e plastiche, cappelli, costumi per spettacoli teatrali, ma non solo. Dal 2003 ha inaugurato una linea di gioielli realizzati con le cerniere degli abiti: “jwelery zip”, affascinata da questo materiale plasmabile, che ha già in sé una doppia anima data la fredda e lucente durezza del metallo dei dentini delle lampo, e dalla morbidezza della tela cui sono saldamente ancorati.
Duttilità e carattere sono questi gli elementi che hanno ispirato l’artista che trasforma questo materiale povero in qualcosa di prezioso, di elegante, spaziando dalla creazione di composizioni elaborate e quasi barocche alla creazione di accessori dal design innovativo e moderno.
La particolare attenzione agli accostamenti cromatici, creati spesso ad imitazione delle pietre preziose e semipreziose, e la scelta di privilegiare ora la struttura metallica, ora il design di stoffa e metallo nel suo insieme, la porta a creare gioielli sempre differenti. Prevale talvolta il gusto retrò, altre volte le sue creazioni sembrano riecheggiare le forme naturalistiche di gusto liberty, ed altre ancora i fantastici scolli che appartengono alla storia della moda.
Ciò che stupisce nella qualità del suo lavoro è la costante attenzione alla vestibilità di questi gioielli: il corpo, altro elemento d’ispirazione per l’artista è infatti il primo interprete di questi originali monili.
I suoi gioielli sono stati pubblicati su importanti riviste tra cui Vogue, Glamour, Marie Claire, Arc Design Platinum e molte creazioni sono state esposte in numerose Gallerie e musei negli Stati Uniti e all’estero e sono in vendita in alcuni store dei più importanti musei Americani tra cui, il Moma Design store, il Whitney Museum, il Contemporary art Museum di Chicago e molti altri.
10/10/2017
Storica dell’arte e curatrice indipendente si è laureata in Storia dell’Arte Moderna all’Università “La Sapienza di Roma. Ha frequentato un corso di Perfezionamento in Museografia presso il [...]