Fabio Alecci e Walter di Paola, sono un sodalizio artistico che da oltre dieci anni crea, interpreta e rielabora oggetti e ambienti utilizzando le tecniche più varie con ironia e con grande professionalità. Arte, scenografia e architettura d’interni, lo sfondo su cui muovono le fila del loro lavoro tra committenza e creazioni autonome.
Il rapporto privilegiato con lo spazio, la ricerca sui materiali da trasformare e rinnovare, non solo nell’aspetto ma anche nella struttura profonda, rendono le loro creazioni uniche ed originali.
Uno dei comuni denominatori del lavoro di Alecci e di Paola è la relazione costante con il mondo organico e naturale, che si esplicita nella ricerca di forme biomorfe, spesso ispirate al mondo marino e degli abissi, solo apparentemente duttili, talvolta realizzate con anime in metallo che fungono da ossatura. Contestualmente conducono una ricerca di linee essenziali alterandone le caratteristiche originarie con interventi inconsueti e spiazzanti, sia dal punto di vista visivo che tattile.
La sperimentazione è legata sia al design che alla rielaborazione di materiali che vengono riutilizzati con funzioni diverse dal quella che avevano in origine: nel tempo, ad esempio, alla corda, con cui ricoprivano e trasformavano gli oggetti, quasi una metafora del riappropriarsi da parte del mondo naturale degli manufatti creati dall’uomo, si sostituiscono materiali di uso comune, spesso poveri, residui di un mondo industriale e consumistico, come plastiche e guarnizioni che rielaborate acquisiscono nuove valenze espressive.
Il valore aggiunto del loro lavoro sembrerebbe però risiedere, non tanto nella singola idea di recupero, quanto nella capacità progettuale che li porta a creare oggetti ed arredi non solo decorativi ma che hanno una forte carica concettuale.
Nascono così le dormeuse e le poltrone trasparenti, in cui il crine all’interno è elemento cromatico e materico forte, che si svela grazie alla plastica ed è talvolta abbinato ad oggetti che identificano il committente.
La fascinazione per le suggestioni dell’arte contemporanea sembra orientarsi in direzione di un gusto pop e surrealista in cui arti di bambole, manichini e barbie rivisitati popolano un mondo fantastico, talvolta fiabesco, altre volte inquietante.
Del tutto originale il modo di rivisitare i mobili in stile della metà del secolo scorso, quelle forme così lontane da un gusto lineare ed elegante cui il design contemporaneo ci ha abituato, rivivono in chiave ironica fino a spingere al limite l’esagerazione mediante l’inserzione di glitter o frammenti di specchi: sdrammatizzando quanto è desueto e vecchio e rendendolo protagonista, anche se ai limiti del Kitsch, reiterpretano oggetti d’epoca in versione futuribile.
I due artisti, certi del proprio gusto, e abili nel comprendere ed indirizzare i desideri dei loro clienti, non hanno paura di osare, e non disdegnano alcun materiale, sabbia, pvc, resina, tessuti, fino a far perdere talvolta cognizione di quelle qualità specifiche che ci consentono di riconoscerli. Questo è possibile grazie non solo alle capacità tecniche ma anche ad una raffinata ricerca estetica che tende a valorizzare anche materiali del tutto anonimi e che concepisce la decorazione non come mero rivestimento ma come un processo di armonizzazione tra interno ed esterno.
Puro estro e gusto scultoreo esprimono infine i bijoux, ottenuti dalla lavorazione a caldo del PET riciclato e richiesti anche dagli stilisti come accessori per i propri capi in occasione di sfilate ed eventi come Altaroma.
Alecci e di Paola sono stati presenti ai grandi eventi di design come il Fuori Salone (Milano 2009), ed hanno esposto le loro installazioni, in mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
10/10/2017
Storica dell’arte e curatrice indipendente si è laureata in Storia dell’Arte Moderna all’Università “La Sapienza di Roma. Ha frequentato un corso di Perfezionamento in Museografia presso il [...]