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Penzo+Fiore, “Impero”, installazione, lampadario readymade con inserto vegetale in vetro di murano, rame e seta, 2018, foto: Giovanni Pancino

Penzo+Fiore, “Impero”, installazione, lampadario readymade con inserto vegetale in vetro di murano, rame e seta, 2018, dettaglio 1, foto: Giovanni Pancino

Penzo+Fiore, “Impero”, installazione, lampadario readymade con inserto vegetale in vetro di murano, rame e seta, 2018, dettaglio 2, foto: Giovanni Pancino

Nuovo appuntamento di “Una vetrina” con “Impero” il titolo del lavoro proposto dal duo di artisti veneziani Penzo+Fiore, a cura di Alice Bortolazzo, che sarà esposto nello spazio una Vetrina di via del Consolato a Roma, nell’ambito del progetto "'The Independent'della Fondazione Maxxi,  rivolto alla promozione delle realtà indipendenti che si occupano di arte contemporanea".

Il vetro contemporaneo è qui protagonista dell’installazione concepita da Penzo+Fiore proprio come una sorta di omaggio alla tradizionale arte vetraria muranese.
A partire infatti, da un antico lampadario in vetro il cui nome stesso evoca non solo un preciso periodo storico, ma anche “un’idea di potere antico e totalitario a cui ancora oggi siamo radicati” gli artisti intervengono proprio con una tecnica antica e molto complessa da realizzare, sull’oggetto ready made.

La scelta della tecnica muranese dell’insetato, non costituisce unicamente un’operazione fine a se stessa di sfoggio erudito di tradizione ma è occasione di riflessione sul valore del patrimonio di conoscenze proprie di una cultura materiale fatta di saperi antichi che si trasmettono, in antitesi con la tirannia di un mercato che sembra dimenticare l’apporto fondamentale e insostituibile dell’intervento dell’artista, l’unico in grado di creare una sorta di continuità con il passato rendendo ancora più evidente la dicotomia con un presente alienante, improntato a regole dispotiche che mirano ad alimentare necessità indotte.

Gli artisti, ponendo l’accento sul manufatto prezioso con un atto creativo che simbolicamente richiama alla mente i valori propri della tradizione, creano così un dialogo serrato tra passato e presente dando nuovo impulso all’idea di trasmissione.

L'installazione "Impero" che pur essendo concettuale mantiene una forte fisicità e trova la giusta collocazione nello spazio "Una Vetrina" in cui i fruitori possono cogliere con assoluta libertà e a diversi livelli di lettura il senso di questo lavoro.

Elena Paloscia
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