Angelo Barovier (Agnolo da Murano), considerato l’inventore del cristallo, è il rappresentante più illustre di una famiglia di vetrai presente a Murano fin dal 1295. Ricercatore curioso e scrupoloso è stato un vero artista rinascimentale. Le prime notizie su di lui risalgono al 1424, periodo di formazione e di studi. L’artista, nel ricoprire diversi ruoli pubblici, per la Repubblica veneziana e per il Papato, ebbe occasione di visitare molte città tra cui Milano, Firenze, Napoli; si recò anche in Francia e a Roma dove si stabilì per alcuni anni tra il 1435 e il 1443 e infine a Bisanzio nel 1453.
Artista abile e poliedrico, aveva appreso nuove conoscenze relative alla coloritura del vetro dal teologo e ricercatore Paolo Godi presso il quale ebbe modo di studiare a Venezia. Conosceva in modo approfondito le tecniche di lavorazione del vetro e probabilmente nel corso del suo soggiorno romano ebbe anche l’occasione di mettere a disposizione le proprie doti artistiche per l’appartamento papale. Grazie al Filarete, autore del “Trattato sull’architettura”, sappiamo, infatti, che era abile nel realizzare vetri colorati “a guisa di mosaico o simili a diaspro” e “belli lavori cristallini” espressione con cui si riferisce al vetro trasparente e incolore (cristallo).