Nel centro storico Palermo è nato da poco più di un mese AMORlab, acronimo di Arte, Moda, Oggetti, Riuso.
Uno spazio dedicato all’arte contemporanea senza confini e pregiudizi, dove si incontrano cultura, mercato, creatività laboratoriale, design ed artigianalità.
In questa ex sala giochi di cento metri quadrati, suddivisi su due livelli, in un elegante palazzo dei primi del Novecento, artisti e designer si incontrano per esporre i loro lavori, confrontarsi, creare.
L’idea nasce dall’esperienza e dalla passione di Antonella Amorelli, coordinatrice per alcuni anni del Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia di Palazzo Riso a Palermo, che ha scelto con intelligenza di investire le proprie energie e la propria professionalità in un progetto di grande respiro che, proprio in virtù della sua natura promiscua di showroom, galleria e laboratorio culturale, con workshop, talk, presentazioni di libri e di progetti, si apre alla città e alle contaminazioni.
Una grande sensibilità per la qualità dei manufatti e per le creazioni ecosostenibili fanno di questo spazio un luogo vivo e ricettivo alle istanze più attuali. La sperimentazione e l’originalità sono la conditio sine qua non per entrarne a far parte, così come lo sono Il riuso creativo non banale, la complessità e la ricercatezza di una tecnica che consenta di trasformare materiali umili in accessori eleganti e uno sguardo sempre attento al design contemporaneo.
Contaminazione ma non confusione: al piano superiore uno spazio tutto per l’arte, per i progetti di artisti e designer e per le mostre in programmazione.
Artisti, architetti, designer ed esperti, danno inoltre il loro contributo nel corso di workshop sui temi del riuso, del riciclo e della progettazione sostenibile. Ricerca e innovazione nel campo delle arti applicate sono lo spunto per incontri e dibattiti.
Tra i designers ospitati, Ilaria Venturini Fendi: figlia di Anna, una delle cinque sorelle Fendi, con i suoi accessori ecosostenibili, Alecci e di Paola, con gli eleganti bijoux in plastica riciclata, Maria Cristina Bellucci con il suo marchio MCBJEWELLERY, che crea bijoux mescolando materiali tradizionali a materiali d’uso comune come le matite o addirittura sperimentali come la mollica di pane trattata con la resina; Desideria Burgio che riutilizza per i suoi bijoux elementi vintage; DSQUADRO che a partire da un semplice modulo crea oggetti di design e di arredo; Gianluca Esposito che crea lampade con lattine riciclate o pentole; Camillo Fiore che riutilizza creativamente la trasparenza dei circuiti elettronici per creare suggestivi e punti luce; La casa di Pinocchio con le creazioni tessili delle detenute della casa circondariale di Torino; Ester Motta con i suoi eleganti monili realizzati con l’alluminio delle cialde di caffè; Nami con il riuso di scampoli di pelle; Giovanni Scafuro con i suoi “ironici remix” di oggetti d’uso quotidiano come posate o chiavi; Vicolo Tagliaferro che reinterpreta mattoncini lego e parti dismesse di computer; Lidia Randazzo con i suoi ventagli decorati; Erika Trojer con i suoi eleganti tessuti in materiali di recupero e Quilly che utilizza la tecnica di piegatura della carta per realizzare collane e bracciali dalle line semplici e naturali.
AMORlab
Via Quintino Sella 73, 90139 Palermo
info@amorlab.eu
10/10/2017
Storica dell’arte e curatrice indipendente si è laureata in Storia dell’Arte Moderna all’Università “La Sapienza di Roma. Ha frequentato un corso di Perfezionamento in Museografia presso il [...]