periodo: 14/12/2013 - 03/03/2014
curatore: Mariastella Margozzi, Matteo Piccolo, Flora Parisi
presso: Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti Decorative
Dalla sinergia tra diverse istituzioni quali la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il Museo Boncompagni Ludovisi per le arti decorative, il Museo di Ca' Pesaro a Venezia, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e il Museo Nazionale d'Arte Orientale “Giuseppe Tucci”di Roma, nasce la mostra Vittorio Zecchin, Duilio Cambellotti e Le Mille e una notte.
Piccola e preziosa come lo spazio che la ospita, il Museo Boncompagni Ludovisi, la mostra di Vittorio Zecchin, pittore e maestro del vetro e Duilio Cambellotti, artista poliedrico che non cessa mai di meravigliare per la sua abilità, propone un tema comune ai due artisti: i racconti delle Mille e una notte, come testimonianza di un gusto e di un fascino che l’oriente esercitava anche sulla cultura e sull’arte italiana all’inizio del secolo e che, grazie a queste opere, si sarebbe presto ulteriormente diffuso.
Di Zecchin sono esposti 6 dei 12 pannelli, realizzati con le storie delle Mille e una notte, dall’artista per la sala da pranzo dell’Hotel Terminus e Viaggiatori, su incarico di Giovanni Indri, oggi di proprietà del Museo di Ca' Pesaro a Venezia, e una serie di oggetti in vetro realizzati per la ditta muranese Cappellin & Co.
Il ciclo, smembrato con gli anni, è ispirato al racconto Aladino e la lampada meravigliosa e raffigura il corteo nuziale di Aladino verso la promessa sposa. Numerosi elementi riconducono queste immagini alle più attuali tendenze dell’arte europea del tempo: la lezione di Gustav Klimt, di Jan Toorop, e dello stesso Galileo Chini, si fondono nel lavoro di Zecchin generando figure slanciate ed eleganti, i cui inserti dorati denunciano chiaramente la contiguità dell’artista con la tradizione dell’arte Veneziana. Queste sue radici si rintracciano anche nelle testimonianze in mostra di vasi, brocche e bicchieri in vetro soffiato, realizzati da Zecchin negli anni ‘20 come Direttore artistico della Venini. Lo studio e la ricerca storica sui vetri antichi e rinascimentali, unitamente al gusto contemporaneo per la linea, ha dato vita ad esemplari e pezzi unici di assoluta eleganza e pregio.
Dall’Archivio Cambellotti di Roma, invece, provengono le venti tavole originali illustrate dall’artista per l’edizione dell’ Istituto Editoriale Italiano di Milano, tra il 1912 e il 1913. In queste tempere, destinate ad un pubblico di giovanissimi lettori, l’artista rivela l’attenzione all’arte secessionista ed in particolare alla pittura di Gustav Klimt. La sua inconfondibile cifra stilistica si riconosce, come scrive la curatrice, Mariastella Margozzi, nell’andamento ondulatorio delle linee e nella scelta di utilizzare nella narrazione molti degli elementi iconografici, tra cui ad esempio, gli animali, ricorrenti nella sua produzione ceramica e nelle altre arti applicate cui Cambellotti si è dedicato.
La mostra è occasione, grazie alla collaborazione con la Biblioteca Nazionale centrale di Roma, anche di un excursus tra le molte edizioni della Mille e una notte, a partire dalla prima in lingua francese di Antoine Galland.
Infine, alcuni oggetti provenienti dal Museo Nazionale di Arte orientale di Roma come due mattonelle persiane del XVIII secolo, e la lucerna ad olio coeva proveniente dall’India, contribuiscono ad evocare luoghi ed atmosfere fiabesche.
Via Boncompagni 18,00187 Roma, Italia
telefono
06 32298328
web
http://www.polomusealelazio.beniculturali.it/index.php?it/246/museo-boncompagni-ludovisi-per-le-arti-decorative-il-costume-e-la-moda-dei-secoli-xix-e-xx
orari
Martedì - domenica 8.30 - 19.30 (ingresso fino alle 19.00) Chiuso tutti i lunedì, 1 gennaio, 1 maggio
accesso per i disabili
si
biglietti
ingresso grauito
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